mercoledì 5 novembre 2008

Candidosi cronica: rimedi naturali

Con candidosi cronica si intende la crescita eccessiva del lievito benigno chiamato Candida Albicans che è normalmente presente nell’apparato digerente e nel tratto vaginale. La causa è multifattoriale e anche i sintomi che può provocare sono molteplici. Per questo è importante, per vincere definitivamente questa fastidiosa problematica, individuarne i fattori predisponenti e correggere le proprie abitudini di vita e di dieta. La candida si moltiplica oltre misura principalmente quando si ha un abbassamento del sistema immunitario e quando si ha un danneggiamento delle pareti intestinali, in questo modo il nostro organismo assorbe particelle di lievito e tossine dall’intestino, che non costituisce più un buon filtro per esse, causando così un’alterazione dei processi dei vari organi sviluppando la cosiddetta “sindrome da lievito”. I sintomi riguardano principalmente l’apparato gastrointestinale, il sistema immunitario, l’apparato endocrino ed urogenitale ed il sistema nervoso e sono stanchezza cronica, allergie, disfunzioni immunitarie, depressione, disturbi digestivi e sensibilità a sostanze chimiche. Prevalentemente colpisce le donne tra i 15 e i 50 anni, con un’incidenza 8 volte maggiore rispetto all’uomo, a causa degli effetti degli estrogeni, delle pillole anticoncezionali e del maggior quantitativo assunto di antibiotici.

Fattori predisponenti una crescita eccessiva di Candida

-Fattori dietetici
-Carenze nutrizionali
-Farmaci (principalmente antibiotici specie se assunti prolungatamente)
-Alterazione della flora batterica intestinale
-Disfunzioni immunitarie
-Funzionalità epatica alterata
-Malattie soggiacenti

Sintomi generali

-Stanchezza cronica
-Diminuzione di energie
-Malessere generale
-Diminuizone della libido

Sintomi dell’apparato gastrointestinale

-Gonfiore
-Mughetto
-Crampi intestinali
-Alterazione delle funzioni intestinali
-Prurito anale

Disturbi urogenitali

-Infezioni vaginali da lievito (vaginiti)
-Infezioni ricorrenti della vescica (cistiti)

Disturbi endocrini

Disturbi legati al ciclo mestruale


Disturbi del sistema nervoso


-Mancanza di concentrazione
-Irritabilità
-Depressione

Disturbi immunitari

-Funzioni immuntarie depresse
-Allergie
-Sensibilità a sostanze chimiche

Anamnesi (storia delle abitudini del paziente)

-Vaginiti croniche da lievito
-Antibiotici assunti in maniera cronica per infezioni o acne
-Assunzione di pillola anticoncezionale
-Assunzione orale di ormoni steroidei

Problematiche associate

-Sindrome premestruale
-Sindrome dell’intestino irritabile
-Sensibilità ad alimenti, sostanze chimiche o ulteriori allergeni
-Disturbi endocrini
-Eczemi
-Psoriasi
-Forte desiderio di cibi ricchi di carboidrati o lievito

Antibiotici

Gli antibiotici sopprimendo il sistema immunitario e la normale flora batterica, che ha un ruolo di prevenzione della crescita batterica eccessiva dei lieviti, sono uno dei principali fattori di proliferazione della Candida. Talvolta la loro prescrizione per problematiche quali acne, cistiti ricorrenti, otiti, sinusiti e bronchiti croniche, ed irritazioni della gola senza presenza di batteri potrebbe essere evitata, impiegando dei rimedi naturali più efficaci, vista anche la resistenza indotta nei ceppi batterici a tali farmaci. Secondo l’OMS (Organismo mondiale della Sanità) ci stiamo avvicinando ad una “era post-antibiotica” in cui molte malattie infettive diverranno impossibili da trattare, perlaltro il riscaldamento dell’atmosfera sta cambiando i microclimi nei vari continenti e si ipotizza possano scatenare un ritorno epidemiologico di vecchie malattie infettive e di rafforzare ulteriormente quelle attualmente diffuse. La resistenza agli antibiotici è rafforzata dalla loro aggiunta ai mangimi per gli animali, perpetuato a partire dagli anni cinquanta, quindi l’OMS raccomanda di limitarne l’uso e di evitarne un uso improprio. Questa resistenza agli antibiotici è tanto più frequente quanto più lo è la loro somministrazione, e questo è particolarmente problematico nelle strutture osperdaliere relativamente a organismi quali lo Staphylococcus aureus e lo Pseudomonas aeruginosa, che soventemente portano a complicazioni fatali, mentre non è presente resistenza nel caso di somministrazioni sporadiche, quindi per evitare tale situazione un rimedio possibile è ridurne la prescrizione. Gli effetti sulla salute scatenati da un uso smodato di antibiotici si può far sentire anche dopo decenni, ad esempio a partire dal 1950, da quando è stato introdotto il loro impiego in aggiunta ai mangimi per gli allevamenti nei paesi industrializzati, la malattia di Crohn è aumentata, anche in zone dove non si era presentata precendentemente, togliendo così l’ipotesi eziologica, ovvero causale, genetica. Statistiche comparative evidenziano una corrispondenza tra le zone ad alta incidenza del morbo di Crohn e quelle relative ad un uso prematuro e ad alta somministrazione di antibiotici, inoltre esiste un parallelismo tra aumento della loro quantità prescritta e aumento dell’incidenza annuale della malattia.

Approccio terapeutico

Con l’approccio terapeutico qui descritto é assicurata la completa eliminazione della candidosi cronica.

Prima Fase: Individuare e possibilmente eliminare i fattori predisponenti

(ad esempio: fattore dietetico, relativo all’indebolimento del sistema immunitario, ad una compromessa funzionalità epatica o ad una malattia preesistente).

Eliminare quindi antibiotici, steroidi, farmaci immunosoppressori, e pillole anticoncezionali, eccetto quei casi che ne richiedano un impiego medico improrogabile.

Eseguire un’analisi digestiva completa delle feci, utile a valutare digestione, funzionalità, ambiente e assorbimento intestinale, e a comprendere quali disturbi digestivi possano essere alla base di un’eccessiva crescita batterica di Candida, ad esempio ipocloridria, ovvero una produzione scarsa di acido cloridrico, scarsa produzione di enzimi pancreatici quali la proteasi, che oltre ad avere una funzione digestiva delle proteine serve a eliminare dall’intestino tenue i parassiti quali batteri, lieviti, protozoi e vermi intestinali, e scarsa produzione di bile, per cui può essere utile assumere sostanze integrative alimentari che ne promuovano il flusso. Inoltre tale esame può stabilire un’eventuale correlazione dei sintomi con condizioni diverse dalla Candida quali un’eccessiva crescita batterica nell’intestino tenue e la sindrome dell’intestino irritabile.

Osservare le raccomandazioni relative ai fattori predisponenti individuati.

Seconda Fase: Seguire una dieta di controllo per la Candida

Eliminare:

o Zuccheri semplici e raffinati, perchè lo zucchero raffinato è il principale cibo per la candida, può essere sostituito con miele, sciroppo d’acero e succo di frutta.

o Latte e latticini, in quanto l’alto contenuto di lattosio favorisce la crescita di candida, ed inoltre il latte è uno dei più comuni allergeni nonché un alimento sempre meno digeribile via via che avanza l’età, per una diminuzione dell’enzima lattasi utile alla sua digestione, dando così vita a problemi quali fermentazione e sviluppo di gas intestinali che vanno ad indebolire ancora di più l’intestino.

o Alimenti con alto contenuto di lieviti o muffe quali bevande alcoliche, formaggi, frutta secca, melone, arachidi.

o Allergie alimentari note o presunte, è utile a questo proposito ricorrere al test ELISA per determinare le allergie alimentari IgE-mediate e IgG-mediate.


Terza Fase: Assumere integratori nutrizionali

- Complessi vitaminici e preparati minerali ad alta efficacia quali carotene, Vitamina C, E, zinco e selenio, utili alla prevenzione dell’involuzione del timo
-Integratori antiossidanti (le stesse vitamine C, E ed il selenio sopracitate lo sono)
-Un cucchiaio di olio di semi di lino al giorno

Quarta fase: Accrescere le funzioni immunitarie

-Incoraggiare una mentalità positiva
-Intraprendere tecniche positive per combattere lo stress
-Evitare di assumere alcolici e zuccheri raffinati, di fumare e tenere sotto controllo i livelli ematici di colesterolo che se elevati potrebbero portare ad un indebolimento delle funzioni immunitarie
-Dormire e riposarsi a lungo per ridurre lo stress e permettere al proprio organismo di rigenerarsi
-Assumere 750 g al giorni di frazioni di polipeptidi grezzi per coadiuvare la funzionalità della ghiandola timica

Fattori che sopprimono il sistema immunitario nella candidosi:

-Assunzione di antibiotici, di corticosteroidi o di altri farmaci che sopprimono il sistema immunitario
-Carenze nutrizionali
-Allergie alimentari
-Dieta ricca di zuccheri
-Stress

Quinta fase: Favorire la detossificazione e l’evacuazione.

Assumere alla sera 4 g di fibre solubili di gomma di guar, psillio o pectina per favorire la motilità intestinale. Accorgimento specialmente raccomandato per chi abbia seguito terapie antilievito in modo da rimuovere le cellule di lievito morte. La fibra di psillio in particolare si è dimostrata la più efficace tra le fibre solubili come lassativo.
Quando sia necessario un miglioramento della funzionalità epatica ad esempio in caso di storia di assunzione di contraccettivi orali, steroidi anabolizzanti o estrogeni, abuso di alcolici, calcolosi epatica, epatite virale, diabete, psoriasi, sovrappeso di oltre 10 kg, elevata epsosizione a certe sostanze chimiche o farmaci, quali solventi e detergenti, pesticidi, antibiotici, diuretici, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e ormone tiroideo, assumere silimarina e fattori lipotropici per favorire il flusso di grasso e di bile dal fegato e verso esso stesso, nonché il metabolismo dei grassi. Questa necessità si manifesta spesso attraverso sensibilità ed allergie a sostanze chimiche, che rappresentano segnali di stress delle reazioni alla detossificazione. Il fegato è molto sensibile alle tossine chimiche e anche quando è danneggiato lievemente il sistema immunitario è danneggiato seriamente, e per questo questo è un ulteriore fattore predisponente di eccessiva crescita di candida. In particolare per coadiuvare il processo di detossificazione dell’organismo è consigliato:

-Assumere una dieta ricca di frutta e verdura fresca, cereali, legumi, noci e semi
-Adottare uno stile di vita salutare, evitando bevande alcoliche e praticare regolarmente esercizio fisico
-Assumere complessi vitaminici e integratori minerali ad alta efficacia
-Assumere preparati lipotropi quali 1000 mg/die di colina e 1000 mg/die di metionina e/o cisteina, e di 140 mg di silimarina (é un estratto prelevato dal Sylibum marianum (cardo mariano), 3 volte al dì, per proteggere il fegato ed aumentarne la funzionalità. Alcuni studi dimostrano la proprietà degli agenti lipotropi di aumentare la SAM (S-adenosilmetionina), che é il principale composto lipotropo epatico, e il glutatione, il principale composto detossificante del fegato
-Seguire un digiuno di 3 giorni ad ogni cambio di stagione


Sesta fase: Assumere probiotici


Il dosaggio dei probiotici consigliato va da 1 a 10 miliardi di cellule vive di L. acidophilus e B.bifidum al giorno, dimostratosi efficace per la maggior parte dei pazienti; dosaggi maggiori possono dar luogo a lievi disturbi intestinali mentre dosaggi inferiori potrebbero essere insufficienti a colonizzare il tratto intestinale. Le funzioni principali dell’impiego dei probiotici per il trattamento della candidosi cronica sono la creazione di un ambiente intestinale sano, un suo risanamento come terapia postantibiotica, un supporto utile alle infezioni vaginali causate da lieviti e alle infezioni alle vie urinarie, che dipendono anche dalla salute dell’intestino. E’ molto importante un’integrazione con probiotici, dal momento che aiuta a mantenere una flora batterica intestinale sana, in quanto la sua salute è correlata strettamente allo stato nutrizionale dell’ospite, e influisce sull’invecchiamento, sulla genesi del cancro, sulle funzioni del sistema immunitario, e sul metabolismo del colesterolo.


Settima fase: Seguire un’adeguata terapia antilievito


-Assumere gli integratori nutrizionali e/o le erbe consigliati per controllare la crescita batterica eccessiva e restituire la salute alla flora batterica.
-Quando necessario assumere farmaci antilievito, in generale comunque molti pazienti possono avere benefici dall’assunzione di sostanze naturali piuttosto che da quella di un preparato farmacologico. L’esclusica assunzione di farmaci antilievito porta alla reazione di Herxheimer causata dalla rapida uccisione del microrganismo e dal seguente riassorbimento intestinale di alte quantità di tossine, e antigeni del lievito derivanti. Per evitare tale reazione seguire i consigli dietetici sopraindicati, aiutare la funzionalità epatica, e assumere uno degli integratori naturali antilievito qui indicati, partendo con un basso dosaggio fino ad arrivare al dosaggio terapeutico indicato.
-Assumere integratori antilievito naturali:
acido caprilico, che è un acido grasso naturale antifungino, sottoforma di capsule rivestite o di preparato a effetto ritardato, dato che è assorbito rapidamente dall’intestino, al dosaggio di 1500 mg/die a stomaco pieno.
-piante contenenti berberina come idraste (Hydrastis canadensis) e crespino (Berberis vulgaris).
-La berberina é un alcaloide dalla potente azione antibiotica, nei confronti di batteri, protozoi e funghi, tra cui la Candida albicans, che previene la crescita eccessiva dei lieviti, effetto collaterale molto diffuso provocato dall’assunzione di antibiotici. La berberina è molto utile a combattere un sintomo comune nei pazienti sofferenti di Candida albicans come la diarrea, e tale potente azione antidiarroica é anche relativa a infezioni quali colera, amebiasi, giardiasi ed altre infezioni gastrointestinali acute come E. Coli, Sighella, Salmonella, Klebsiella). Per questo motivo le piante contenenti berberina sono utilizzate per combattere la cistite, che colpisce sopratutto le donne, dal momento che tali batteri sono frequentemente presenti nell’intestino di tali pazienti. In europa si è formata una tradizione di uso della Warburgia salutaris, per combattere la candidosi cronica, poiché contiene un alcaloide molto similare alla berberina e quindi risulta utile anche per combattere la cistite, purtroppo è stato vietato dal gennaio 2007, e un rimedio alternativo è l’estratto di semi di pompelmo (GSE = grapefruit seeds extract). Il dosaggio di estratto liquido standardizzato (1:1) di berberina è di 2-4 ml (0,5-1 cucchiaino da té), di tintura (1:5), 6-12 ml (1,5-3 cucchiaini da té). I dosaggi di berberina consigliati di riferimento risultanti avere efficaci nel combattere le infezioni gastrointestinali sono di 25-50 mg 3 volte il giorno.
-In particolare la Warburgia salutaris riesce ad essere efficace nei confronti della Candida albicans perché ne altera il funzionamento della membrana esterna e ne provoca così la distruzione, La berberina non é tossica se assunta ai dosaggi consigliati, se invece vengono superati essa può interferire col metabolismo della vitamina B, ed é sconsigliata da assumere in gravidanza.
-aglio, dimostratosi essere un notevole agente antifungino, grazie al componente attivo allicina, che gli dona il tipico odore pungente. Esistono preparati a base di aglio senza possederne l’odore tipico sgradevole, grazie al fatto che l’allicina si forma solo nell’intestino tenue e crasso quando la compressa rivestita vi giunge. Il dosaggio per il trattamento della candidosi cronica é di almeno 10 mg di allicina o un suo potenziale pari a 4 g (uno spicchio) di aglio fresco.
oli essenziali sottoforma di capsule rivestite, in particolare l’olio essenziale di origano ha dimostrato di possedere un’efficacia 100 volte superiore all’acido caprilico nei confronti della Candida albicans, tuttavia ci sentiamo di sconsigliare tale assunzione perché gli oli essenziali possono dare vita a problematiche per persone con problemi di cuore, e dovrebbero essere fatti esami approfonditi per rilevare sul lotto di appartenenza dell’olio essenziale le quantità dei vari componenti valutabili in relazione alle problematiche particolari solo daun aromaterapeuta o comunque da un medico esperto in materia, in Italia ancora questa disciplina non é ancora diffusa a differenza della Francia dove è molto diffusa in seguito agli studi del medico Jean Valnet. Il dosaggio di riferimento per i preparati di olio essenziale è di 0,2-0,4 ml al giorno sottoforma di capsule rivestite, visto il rapido assorbimento intestinale dell’olio, e la sua associazione a pirosi.

Qualora nonostante tale linea guida seguita non si abbia rilevato un miglioramento del problema si dovranno ripetere gli esami di laboratorio come coltura delle feci e l’analisi dei livelli di antigeni per comprendere se la candidosi non nasconda in realtà altri disturbi. Se il microrganismo non risulta essere stato eliminato oltre alle raccomandazioni che sono state descritte occorrerà assumere degli antibiotici.


Bibliografia

Michael T Murray, Joseph E. Pizzorno – “Trattato di Medicina Naturale” - Volume 1 e 2 – Red Edizioni

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto interessante, una bella ed efficace spiegazione. Ho letto che i lavaggi col bicarbonato sciolto nell'acqua aiutano nel caso di vaginiti dovute alla candida. Provare per credere.

Paolo Buonarroti ha detto...

Ciao Anonim...a direi, mi fa piacere tu abbia apprezzato, tanti auguri per tutto!

Ornella ha detto...

Questo articolo è molto esaustivo. Mi chiedo qual'è la figura medica di riferimento che possa guidare in questa anamnesi e relativa cura. I ginecologi no di certo. E allora? Io soffro da anni e ho tentato varie strade, senza successo... ma apparte blog e forum in cui bisogna districarsi da cure faidatè ed esperienze troppo eterogenee, non riesco a trovare una figura professionale che possa visitarmi secondo quanto descritto in questo interessantissimo articolo per valutare la mia personale situazione. Complimenticomunque per l'articolo.

Paolo Buonarroti ha detto...

Le info che ho scritto sono prese dal testo di cui trovi il titolo in bibliografia,un testo di studi in doppio cieco di una università americana di Seattle, dedicata alle richerche in campo naturale, cara Ornella il nostro paese è arretrato, e non so neppure io quanto tempo assurdo dovremmo attendere finchè venga riconosciuta la figura del naturopata, che del resto in molti paesi molto più avanti del nostro vedi Canada, australia e via dicendo, sono già riconosciuti, se trovi un medico ginecologo con gli attributi e gli fai leggere l'articolo, ammesso che sia informato sui rimedi naturali, il che non è banale, visto che molti medici pensano solo a prescrivere farmaci, potrebbe essere una soluzione, altrimenti chiedi consiglio al tuo medico di famiglia, io non posso consigliarti niente però intanto ti ho informato di studi che sono stati portati avanti, e di esperienze, purtroppo la mentalità scientifica occidentale trascura del tutto l'empirismo, la deduzione dei rimedi utili impiegati in alcune civiltà da secoli (il bicarbonato di sodio è addirittura citato in alcuni antichi testi indiani di medicina ayurvedica), purtroppo oggi si tende a banalizzare tutto cioè che la "medicina ufficiale" non riconosce, perchè non provato, e poi se ce la vogliamo dire tutta, lo sai quante cure chemioterapiche di 2a 3a e 4a scelta sono veri e propri tentativi di farmaci dei quali, spesso, non c'è letteratura scientifica su quel tipo di neoplasia da trattare?

ciao

Unknown ha detto...

Ciao, per quanto riguarda la candida ci sono vari sintomi, io, per avere una indicazione prima di andare dal medico, mi sono trovata bene facendo questo test http://goo.gl/IYkISx
spero possa aiutarti!