venerdì 19 novembre 2010

La medicina di Santa Ildegarda, l'uso dei cristalli e la Nuova Medicina

Stavolta vorrei parlarvi di una connessione esistente in molte culture, anche se questo non è proprio così evidente.


La suora in questione, è una santa, una mistica, che ha avuto numerose visioni di Dio fin da piccola, Santa Ildegarda. Nelle sue visioni, l'onnipotente in persona indicò alla santa di scrivere i rimedi naturali da lui indicati utili per migliorare la salute e sanare le malattie di molti, per poi comunicarli agli altri.



Che lo si voglia credere o meno, e di questo anche io stesso ne sono rimasto stupito, tra questi rimedi, oltre a molte erbe e infusi, vi è l'uso di pietre, come ad esempio la corniola, da far bollire nel vino per problematiche come le emorragie nasali, oppure il diaspro da premere sui punti dolenti per curare la gotta e le tendiniti.

Cercando nella medicina della mistica si può comprendere come la sua visione non fosse molto dissimile da ciò che sostenevano gli antichi medici greci, ritenendo che l'uomo fosse caratterizzato dallo scorrere di quattro liquidi corporei, i cosiddetti umori, teoria del resto non dissimile neppure alla medicina ayurvedica indiana.

La medicina di Ildegarda di Bingen considerava l'uomo come unità inseparabile di corpo ed anima, e considerava il digiuno come una pratica sana da praticare per purificare gli umori sul piano fisico, e per espiare i peccati e in un certo senso l'attaccamento alle abitudini quotidiane, e al desiderio sul piano spirituale.

Spesso parlando ad amici cristiani di questi rimedi avverto incredulità, e considerando che le pietre sono usate anche nelle medicine orientali possiamo comprendere come culture così diverse, abbiano molti punti in comune, anche se, per quanto ci riguarda, questi rimedi generalmente sono collocati in un ambito new age, piuttosto che in uno cattolico, e proprio per questo ai più, alla maggior parte delle persone, legate alla razionalità, sfugge invece la grandiosità delle opere di Santa Ildegarda. 
Spesso cioè, molte persone che sono legate pur legittimamente ad un proprio credo religioso e filosofico,  finiscono con l'arenarsi nella concettualità. Potreste fare un esperimento, provate a dire ai vostri conoscenti cattolici se credono che una pietra possa guarire una malattia, poi se rispondono no, come la maggior parte farà, dite loro che è un rimedio di Santa Ildegarda, e vedrete la reazione....allora avete visto?

Capito l'arcano?

Questo è un esempio dell'autocondizionamento a cui siamo spesso autoindotti, proprio perchè senza scomodare filosofie e credi differenti dal nostro, già all'interno del nostro potremmo avere la risposta, per esempio da un punto di vista cattolico le pietre sono state create da Dio, quindi se lui parla ad una mistica comandandole di comunicare per iscritto alle altre persone che esse sono utili per certe malattie, lo farà a ragion veduta, visto anche che le visioni della mistica sono state riconosciute ufficialmente dalla chiesa, anche se potremmo discutere, riguardo la burocraticità di questo riconoscimento.

Certamente la medicina ayurvedica è strettamente connessa di fondo, alla religione induista, per la quale tutto è in continua evoluzione, e anche le pietre possiedono in un certo senso una coscienza, ma non è necessario dover inquadrare un rimedio, considerandone la filosofia applicata nel luogo in cui è usato tradizionalmente, il fatto stesso che lo stesso rimedio sia usato a scopo curativo, in popoli e quindi uomini così diversi avendo dato comunque risultati di miglioramento della salute dovrebbe farci riflettere su quanto ci lasciamo influenzare dai nostri stessi preconcetti.

Oggi nei confronti dei rimedi naturali c'è un interesse sempre crescente, ma tuttavia per questi rimedi etichettati "un po' particolari", spesso molte persone credono che nel caso siano stati efficaci, questo sia derivato unicamente dall'effetto placebo. Probabilmente al di là della libertà che ovviamente ognuno ha di credere in ciò che vuole, non possiamo relegare tutto ad un effetto placebo, peraltro nessuno credo, si prenderebbe mai la briga di fare uno studio in doppio cieco per verificare l'efficacia di una pietra, confrontandola col placebo, resta però il fatto che l'essere "disponibili" ad una guarigione, cioè lasciare che un rimedio possa agire, è fondamentale, altrimenti, se chiusi a non credervi paradossalmente si finisce con l'influenzare negativamente l'applicazione di un rimedio con un effetto opposto, l'effetto nocebo. Ovviamente non dobbiamo finire con l'essere dei creduloni anche perchè i ciarlartani e le persone in malafede sono sempre in giro come squali pronti ad approfittarsene.

Da questo piccolo confronto tra antiche medicine è evidente come oggi più che mai, il confronto di ciò che può essere utile agli altri, tra culture e popoli lontani e differenti, sia molto utile per un nuovo sviluppo mondiale basato sulla cooperazione e sulla fratellanza, e non sulla competizione ed un'esacerberata intraprendenza.

Nessuno può prescindere dagli altri, nessuno può prescindere dalla salute degli altri, e del pianeta, tutti concorriamo a creare ciò che accade nel mondo, per questo occorre rimboccarsi le maniche e lavorare tutti insieme per un mondo migliore, anche nel mondo delle medicine naturali, per lo meno dovremmo tutti, come persone civili, o quantomeno degne di questo nome, studiare una medicina o una filosofia o religione, prima di poterne parlare, come se la nostra fosse la più o l'unica giusta, utile o efficace. Siamo entrati da dieci anni nel terzo millennio, quindi dovremmo impegnarci tutti per fare in modo che questi millenni di sapere e di sperimentare non siano stati vani, l'unione fa la forza, l'unione di più parti non è somma algebrica netta, ma sintesi che manifesta qualità non prevedibili osservando le singole parti, non a caso il progresso scientifico pur catalogando tutto sotto un aspetto quantitativo, è previsto crescere esponenzialmente, quindi potremmo dire che ognuno di noi è un responsabile della potenziale crescita esponenziale qualitativa del progresso umano, civile, e quindi spirituale, sta solamente a noi adottare una giusta motivazione nel rapportarci agli altri, e nel fare in modo che i rapporti umani con tutti gli altri uomini siano sereni e  amorevoli, solo in questo modo potremo vivere in armonia completa con gli altri e quindi godere di una salute completa, fisica mentale e spirituale, questa è la nuova medicina.

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