lunedì 15 dicembre 2008

Cellulite: come combatterla con rimedi naturali

L’approccio terapeutico per combattere la cellulite ha come obiettivo la riduzione del tessuto adiposo nello strato sottocutaneo, e il rilancio dell’integrità del tessuto connettivo. Per ridurre il tessuto adiposo sottocutaneo si è dimostrata efficace la cola sottoforma di pomate, grazie alla sua componente di caffeina, avendo un’azione di lipolisi grazie alle catecolamine contenute, ed è utile soprattutto seguire una dieta a base di carboidrati complessi quali pasta, pane e snack a base di farine integrali di cereali ricchi come farro, kamut, avena, amaranto, quinoa, segale, ridurre i carboidrati poveri derivanti dalle farine raffinate che si trovano abitualmente nei negozi alimentari, ed i grassi. Per rafforzare la struttura del connettivo è invece utile un’integrazione orale di centella asiatica, capace di ridurne la sclerosi.

Per quanto riguarda le preparazioni topiche, ovvero ad uso locale, pomate a base di escina, un composto isolato dell’ippocastano, hanno dato buoni risultati grazie alle proprietà antiedemigene e antinfiammatorie, inoltre ha una proprietà venotonicha, utile per tromboflebiti e varici, riuscendo a ridurre la permeabilità dei capillari, ed il numero dei piccoli pori presenti sulle loro pareti. Per aumentare l’efficacia in tale senso si può effettuare un’integrazione orale con tintura madre di ippocastano.

L’estratto di centella al 70% se assunto oralmente, ha dimostrato di essere molto efficace nel trattamento non solo della cellulite ma anche di insufficienza venosa distale e delle vene varicose. Sono consigliati i preparati topici a base di escina e cola, vanno applicati con massaggi circolari dalla periferia al centro (verso il cuore), la presenza di oli vegetali come l’olio di mandorla, donano elasticità e lucentezza della pelle grazie all’alto contenuto di vitamina E che li contraddistingue,e gli oli essenziali di garofano, limone e cipresso servono a ridonare tonicità alla pelle stessa.

L’argirescina, un composto isolato dei semi di ippocastano, ha analoghe proprietà antinfiammatorie e antiedemigene della escina, ed in più è un buon venotonico, aumentando la forza contrattile delle fibre elastiche della parete venosa, questo è molto importante perché il collasso delle pareti delle vene è caratteristico delle vene varicose, questo è inoltre molto importante nel trattamento delle tromboflebiti. La forma di assunzione dell’argirescina è come estratto orale, o come crema sottoforma di un complesso argirescina/colesterolo per un trattamento locale.

L’Estratto di pungitopo (Ruscus aculeatus) è utile sia per via interna che esterna per il trattamento delle vene varicose, problema spesso correlato alla cellulite, e delle emorroidi, grazie ad all’azione antinfiammatoria e vasocostrittrice. I flavonoidi contenuti nelle bacche di biancospino, nelle ciliegie, nei mirtilli, nelle more e nel pungitopo (Fagopyrum esculentum), oltre a prevenire le vene varicose sono in grado di:

-Ridurre la fragilità capillare
-Aumentare l’integrità delle pareti venose
-Inibire la rottura dei composti che costituiscono la sostanza basale
-Aumentare il tono muscolare delle vene

La bromelina aiuta a distruggere la fibrina che si tende a depositare nei tessuti vicino le vene varicose provocando la cosiddetta pelle “a buccia d’arancia”. Anche peperoncino, aglio, cipolla e zenzero aumentano la distruzione della fibrina, e sono quindi dei buoni rimedi da integrare nella dieta. Importante assumere molte fibre con la dieta come semi di psillio, pectina, semi di lino e gomma di guar, che rendono le feci morbide, facilitano la peristalsi intestinale e quindi la defecazione, dimuendone così lo sforzo relativo e la pressione addominale creata in tale fase, che alla lunga può portare, rendendo meno agevole il flusso di sangue venoso che risale dalle gambe, a problemi come vene varicose ed emorroidi. Anche una dieta ricca di cibi raffinati, ovvero non integrali, contribuisce all’aumento del rischio di vene varicose.


Tarassaco

Questa pianta è utilizzata per diverse applicazioni:

-Disintossicante epatico dalle tossine, è il migliore integratore naturale detossificante insieme alla curcuma
-Ritenzione idrica
-Epatite
-Ittero
-Epatomegalia
-Diuretico con azione sostituente del potassio (evita una sua perdita caratteristica dei diuretici farmacologici)
-Azione disinfettante urinaria
-Previene e cura la formazione di calcoli biliari grazie all’azione colagoga (stimola la produzione di bile e il suo flusso) e coleretica (induce contrazioni della cistifellea), grazie anche al contenuto di colina, un ottimo elemento lipotropo (aiuta il metabolismo dei grassi nel fegato), sbloccando la fastidiosa situazione del cosiddeto “fegato pigro” caratteristico di situazioni come:

-Eccesso di estrogeni o pillola anticoncezionale
-Gravidanza
-Presenza di calcoli biliari
-Alcol
-Endotossine
-Disordini epatici come la Sindrome di Gilbert
-Steroidi anabolizzanti
-Sostanze e farmaci vari
-Deficit nutrizionali
-Inibitore del carcinoma ascitico di Ehrlich nei topi
-Anticancerogeno impiegato in Cina per il trattamento dei tumori al seno

Bibliografia

Michael T Murray, Joseph E. Pizzorno – “Trattato di Medicina Naturale” - Volume 1 e 2 – Red Edizioni

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